L'ecografia endoanale
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Un esame utile e non invasivo, senza emissione di radiazioni ionizzanti e pertanto adatto a pressoché qualsiasi paziente, anche donne in stato di gravidanza.
L'ecografia endoanale è un valido strumento per diagnosticare svariate patologie a carico del retto e degli sfinteri, dalla fistola anale alla diagnosi precoce del carcinoma del canale rettale.
Leggi questa pagina per scoprire come si esegue l'esame, quando è solitamente prescritto e tutte le patologie per il quale è indicato.
Cos’è l’ecografia endoanale?
L’ecografia endoanale è un esame, non invasivo e senza emissione di radiazioni ionizzanti, che permette di esaminare gli sfinteri e la parete rettale.
È un esame di fondamentale importanza per molte patologie proctologiche, poiché permette di valutare l’integrità e la struttura degli sfinteri, evidenziando malformazioni, lesioni, traumi da post-parto o da intervento chirurgico.
Grazie all’ottimo grado di sensibilità raggiunto dalla tecnologia, l’ecografia endoanale è particolarmente indicata per studiare anche fistole, le infezioni anali e la stipsi da ostruita defecazione.
L’esame è stato messo a punto nei primi anni ’50 del 1900, in particolar modo per studiare la morfologia delle lesioni cancerose del retto, della parete viscerale nonché dei linfonodi del tessuto adiposo perirettale.
Come esame diagnostico, l’ecografia endoanale è in uso dalla fine degli anni ’90, ma complice l’uso di una sonda appositamente progettata (prodotta da poche industrie specializzate) è rimasto poco conosciuto ed utilizzato per molti anni.
L’ecografia endoanale è un tipico esame di scansione radiale a 360°: la sonda, meccanica o più modernamente elettronica, consente di studiare la morfologia degli sfinteri e la parete rettale in completezza, restituendo al medico immagini molto dettagliate.
Quando è prescritta l’ecografia endoanale?
Per la sua natura ecografica, capace di scandagliare gli strati dei tessuti, l’ecografia endoanale è particolarmente utile per diagnosticare od indagare su:
- Ascessi e fistole anali e perianali;
- Incontinenza fecale;
- Malformazioni del retto o degli sfinteri;
- Neoplasie del retto o dell’ano;
- Dolore anale e/o perianale;
- Stipsi cronica oppure ostruita defecazione
Non emettendo nessun tipo di radiazione ionizzante, l’ecografia endoanale può essere ripetuta anche a breve distanza, per controllare l’andamento della terapia e per eseguire regolari follow-up.
La sonda rotante dell’ecografia endoanale si è dimostrata, nel corso degli anni, di maggiore sensibilità rispetto ad altri esami diagnostici riguardo alle formazioni cancerose e ai processi infettivi e suppurativi del canale ano-rettale.
Sopratutto nel tumore del retto, l’esame permette di effettuare una precisa stadiazione, valutando il quadro complessivo delle eventuali infiltrazioni e la compromissione dei linfonodi regionali perirettali.
Nel caso siano presenti patologie suppurative (come ascessi e fistole perianali), l’ecografia endoanale permette di individuare come precisione la localizzazione, fornendo quindi un’utile mappatura nella corretta scelta dell’intervento chirurgico da eseguire.
Nel caso di incontinenza fecale, l’ecografia endoanale permette di valutare la consistenza, lo spessore e lo stato degli sfinteri, utile al medico per impostare una corretta terapia, sia fisioterapica che chirurgica.
L’ecografia endoanale si dimostra altresì molto utile per valutare i traumi da parti e le entità delle lesioni: in questo, l’esame si rivela di grande efficacia non solo dal punto di vista proctologico, ma anche ginecologico, e ciò è particolarmente vero nel caso di interventi chirurgici per via vaginale.
Come si esegue l’ecografia endoanale?
L’esame ecografico endoanale non prevede nessuna preparazione da parte del paziente, e non comporta nessun fastidio o dolore.
Solo nel caso dello studio del retto per la stadiazione dei tumori, è necessario un piccolo clistere poco prima dell’esame.
Il paziente è posizionato sul fianco sinistro (posizione Sims) o, alternativamente, in posizione ginecologica.
La sonda rotante a 360° ha dimensioni estremamente contenute, tali da non causare nessun dolore al paziente.
L’esame quindi si rivela semplice, dall’esecuzione molto rapida e totalmente indolore, tale da essere praticato senza problemi in regime ambulatoriale.
Ci sono controindicazioni all’ecografia endoanale?
L’esame ecografico non comporta nessun tipo di controindicazione.
Non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti né di contrasti, e può dunque essere praticato su ogni paziente, anche donne in stato di gravidanza presunta o accertata.
Il costo molto basso dell’esame e la possibilità di ripeterlo anche a breve distanza lo rendono poi un’arma essenziale per eseguire il follow-up di pazienti in terapia oppure pazienti che già hanno subito interventi chirurgici (ad esempio, di rimozione tumorale).
L’ecografia endoanale comporta dei rischi?
L’esame non comporta alcun rischio: non è invasivo, è indolore ed è ben tollerato da ogni paziente.
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Quindi ricorda che...
- L'ecografia endoanale è una particolare tecnica ad ultrasuoni per l'analisi dei muscoli sfinteri, dell'ano e del retto;
- L'ecografia endoanale non è un esame doloroso e non sfrutta l'utilizzo di onde elettromagnetiche, ma solo innocui ultrasuoni;
- Grazie alla precisione delle moderne sonde rotanti elettroniche, è possibile mappare con grande dettaglio la cavità endoanale, a 360°;
- L'ecografia endonale è un eccezionale strumento diagnostico per una grande serie di patologie: ascessi e fistole anali, malformazioni del retto, stipsi da ostruita defecazione, carcinomi dell'ano e del retto;
- L'ecografia endoanale è un esame di costo contenuto, rapido e che può essere ripetuto a distanza ravvicinata, ottimo per i follow-up post intervento chirurgico
Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali.
Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi.
Il Dott. Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme.
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