Il rigonfiamento anale
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Attilio Nicastro - MioDottore.it
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Noti delle estrusioni nella zona anale, simili a ‘bozzetti’?
Oppure, il rigonfiamento sembra essere molto più esteso?
Trovi delle tracce di sangue quando vai al bagno, sulla carta igienica dopo che ti sei pulito oppure vere e proprie gocce rosse vive sulla tazza?
Potresti essere affetto da emorroidi patologiche, oppure da prolasso anale.
Leggi questa pagina informativa per saperne di più sull’argomento e, nel caso ne avessi il bisogno, prendere importanti appunti per una visita medica specialistica.
Cos’è il rigonfiamento anale?
Per rigonfiamento anale s’intende un’anormale estrusione dell’ano, apprezzabile sia ad occhio che al tatto.
La parte estrusa può essere dolente o meno, e in molti casi è sanguinante, specie dopo le evacuazioni quotidiane.
Possono essere apprezzabili anche perdite di muco, che il paziente trova sotto forma di macchie lasciate sugli indumenti intimi.
Da cosa è causato il rigonfiamento anale?
Prolasso emorroidale
Nella maggior parte dei casi, estrusioni anomale a livello anale sono causate da un prolasso emorroidale.
Le emorroidi sono delle strutture anatomiche naturalmente presenti nel canale anale: dei plessi artero-venosi a forma di cuscinetto, che circondano l’ano e che consentono la regolare vascolarizzazione di tutta la zona.
In condizioni di normalità, le emorroidi non sono viste o percepite da nessun individuo, ma a seguito di particolari condizioni, i plessi possono gonfiarsi, infiammarsi, lacerarsi o ingrossarsi in maniera abnorme, fuoriuscendo dal canale anale.
Si chiama prolasso emorroidale quando le emorroidi aumentano di dimensione, fuoriuscendo dal canale anale e causando dunque un rigonfiamento anomalo fuori dall’ano.
Ci sono vari stadi di prolasso emorroidale, basati sulla gravità dello stesso:
- Emorroidi di I grado
Il rigonfiamento emorroidale è molto contenuto, e la dilatazione è circoscritta all’area interna.
Pertanto, l’estrusione non è visibile esternamente, e può essere apprezzata solo dal medico durante una proctoscopia; - Emorroidi di II grado
La dilatazione emorroidale protrude dall’ano solo durante l’evacuazione, oppure sotto sforzo, per poi rientrare nel canale anale spontaneamente; - Emorroidi di III grado
Il rigonfiamento emorroidale ha raggiunto il prolasso costante: le emorroidi rientrano nel canale anale solo dopo reinserimento manuale; - Emorroidi di IV grado
Il rigonfiamento e la dilatazione sono di dimensioni così estese che le emorroidi, permanentemente prolassate fuori dal canale anale, non rientrano nello stesso neppure manualmente
Il paziente affetto da patologia emorroidale sperimenta i sintomi della stessa solo a partire dal II grado in poi, quando il rigonfiamento anale causato dal prolasso emorroidale comincia ad essere percettibile.
In alcuni casi la presenza di una protrusione anale può essere dovuta alla presenza di polipi fibrotici o adenomatosi del canale anorettale, che fuoriescono durante la defecazione.
Qual’è la causa scatenante delle emorroidi?
Ci sono molte ipotesi sulla causa che porta il tessuto dei plessi emorroidali ad estrudersi in maniera abnorme nel corso della vita.
L’ipotesi più considerata è il naturale degrado della qualità dei tessuti anali, che peggiora con l’avanzamento dell’età, unito all’aumento della pressione intraddominale.
Stili di vita, alimentazione e qualità (e frequenza) delle evacuazioni sembrano giocare un ruolo fondamentale nell’inizio della patologia ed il suo decorso.
Ancora, la presenza di reflusso o di iperafflusso di sangue nei plessi emorroidali ha un ruolo chiave nella comprensione delle cause della patologia: una situazione di ristagno, per insufficiente ritorno venoso, può compromettere tutta la vascolarizzazione della zona, diventando quindi un fattore scatenante.
Il prolasso del retto
Emorroidi di IV grado estruse con prolasso del retto
Un’altra patologia che può provocare un anomalo rigonfiamento anale è il prolasso del retto, ossia la fuoriuscita dell’ultimo tratto dell’intestino dal canale anale.
Esistono due tipi di prolasso rettale: il prolasso mucoso, dove ad essere processata è solo la mucosa ed il prolasso completo (o totale), nel quale si apprezza la fuoriuscita di una parte più o meno estesa del retto.
Spesso, il cedimento della parete di supporto del retto coincide anche con il prolasso delle emorroidi, aggiungendo quindi ulteriore disagio per il paziente.
Il paziente affetto da prolasso del retto sperimenta dolori e difficoltà durante l’evacuazione, spossatezza e (spesso) prostrazione dovuta all’espulsione non agevole delle feci, oltre che un fastidioso ed imbarazzante senso di corpo estraneo nell’ano.
Quali sono le cause del prolasso del retto?
Il prolasso del retto è causato da fattori predisponenti e fattori scatenanti.
È un problema che si presenta quasi esclusivamente nell’età avanzata della vita, quando l’eccessiva mobilità e rilassatezza delle strutture di sostengo del retto possono iniziare un processo di estrusione che sfocia nel prolasso.
Anche un’eccessiva profondità della cavità addominale può essere causa predisponente al prolasso rettale.
Tra le cause scatenanti, il problema principale risulta essere lo sviluppo di un’eccessiva pressione all’interno della cavità addominale.
Ciò si sviluppa solitamente in caso di sforzi eccessivi (sia al lavoro che in certi tipi di sport), nella difficoltà ad espellere le feci in caso di stipsi espulsiva cronica, nel parto e, non di meno, anche negli episodi di tosse.
Cosa fare in caso ci si accorga di avere un rigonfiamento nella zona anale?
In primo luogo, non bisogna spaventarsi, rimanendo calmi e lucidi.
La sensazione di un corpo estraneo nell’ano, oppure un piccolo sanguinamento durante l’evacuazione (sia a ‘gocciolamento’ che a striature sulla carta igienica) sono situazioni che spesso mettono autentico terrore nel paziente, ma vanno comunque affrontante con calma.
Nella maggior parte dei casi, si è in presenza di una patologia benigna, come il prolasso emorroidale, che può essere efficacemente trattata e risolta.
Quello che non si deve fare è provvedere a soluzioni ‘fai-da-te’, oppure sottovalutare il problema e rimandare una visita specialistica.
Solo una visita da un medico proctologo, ossia il professionista specializzato nella diagnosi e la cura delle patologie dell’ultimo tratto dell’intestino, può dare la certezza della diagnosi, e l’indicazione dell’eventuale percorso terapeutico.
Ricorda che le emorroidi patologiche sono una malattia estremamente comune in tutto il mondo: si stima che siano la seconda patologia più comune dopo la carie dentale, e che riguardino perciò circa metà dell’intera popolazione umana.
È una patologia che spesso colpisce in maniera direttamente proporzionale all’età: è quindi molto più probabile ammalarsi di emorroidi patologiche a 50 anni piuttosto che a 20.
Non disperarti, quindi: nel caso tu ti accorga di avere uno strano rigonfiamento attorno all’ano, non perdere tempo e prenota al più presto una visita specialistica.
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Non impressionarti, non spaventarti ma altresì non sottovalutare nessun sintomo: rivolgiti sempre ad un medico.
Quindi ricorda che...
- Il rigonfiamento anale indica una situazione di anormalità dei tessuti dell'ano e della zona perianale;
- Nella maggioranza dei casi, il rigonfiamanento è dovuto all'estrusione fuori dal canale anale delle emorroidi;
- Il prolasso rettale, ovverosia la fuoriuscita del retto dal canale anale, da luogo ad un rigofiamento anomalo dell'ano, spesso accompagnato da prolasso emorroidale
Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali.
Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi.
Il Dott. Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme.
Per maggiori informazioni su tutte le attività di studio e ricerca del dottor Attilio Nicastro, puoi visionare il suo sito web attilionicastro.it oppure collegarti alla sua pagina personale Facebook seguendo questo indirizzo.