La diverticolite del colon
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È una delle più serie patologie infiammatorie acute dell'intestino, capace non solo di causare grande dolore e prostrazione, ma di mettere seriamente a rischio la vita stessa.
Se non trattata per tempo con una terapia tempestiva, la diverticolite del colon può causare gravi e sofferenti attacchi infiammatori, a volte talmente severi da dover ricorrere all’intervento chirurgico d’urgenza.
Leggi questa pagina d’approfondimento per scoprire da cosa origina la diverticolite del colon, come si manifesta e come si può trattare.
Che cos'è la diverticolite del colon
Diverticoli del colon
La diverticolite del colon è una grave ed acuta infiammazione dei diverticoli, ossia delle formazioni simili a piccole sacche (sacciformi) che possono essere presenti congenitamente nelle pareti di tutto il tubo gastrointestinale, ma che solitamente si presentano nella maggior parte dei casi nel colon e, sempre con preferenza statistica, nel colon discendente e nel sigma.
I diverticoli assomigliano a minuscole tasche formate dalla protrusione della mucosa e del sottomucosa, due dei quattro strati della struttura del colon.
Al contrario di quello che comunemente si crede, i diverticoli non sono pericolosi e non sono di base ‘patologici’: la diverticolosi, cioè la loro mera presenza, può essere congenita e può rimanere silente per tutta la vita del soggetto, senza che questi sia anche solo consapevole della loro presenza.
Solo quando i diverticoli, per una serie di cause e fattori scatenanti, s’infiammano, si può parlare di diverticolite, ossia lo stato patologico della diverticolosi.
I diverticoli sono una condizione anatomica congenita oppure acquisita: la loro causa è ancora incerta, ma vi è ormai una comprovata evidenza statistica riguardo alla loro stretta correlazione con l’alimentazione e gli stili di vita.
L’eziologia esatta non è al momento nota, ma una dieta a basso contenuto di fibre o ad alto contenuto di carni rosse, unita alla vita sedentaria e alla stipsi cronica sono fattori scatenanti ormai ben noti.
La teoria attualmente accettata per la loro formazione, quando non congenita, vuole che essi siano scaturiti da un’elevata pressione endoluminale (cioè all’interno delle pareti del colon), che forza la mucosa all’estrusione, specie nei punti più de boli del tessuto della tonaca muscolare.
I diverticoli sono statisticamente molto più comuni nelle popolazioni nordamericane ed europee, e la cosa di ciò si ritiene basata sulle abitudine alimentari, con diete spesso eccedenti di carni rosse e poche fibre.
Circa l’80% dei pazienti con diverticolosi non presenta disturbi o dolori, e la presenza delle estrusioni dei diverticoli è spesso totalmente asintomatica.
Tuttavia, tale statistica generale è spesso messa in dubbio, poiché un gran numero di persone affette da diverticoli rimane ignaro della propria condizione per tutta la vita, falsando quindi l’effettiva portata della condizione a livello globale.
Le cause della diverticolite del colon
Diverticolosi multi-locata. In rosso sono evidenziati i diverticoli estrusi
La diverticolosi è di per sé asintomatica, e solo quando degenera in un’infiammazione o infezione si parla propriamente di diverticolite.
La causa della diverticolite è, per l’appunto, l’infiammazione o l’infezione di uno o più diverticoli, ma l’origine esatta è al momento ignota.
Circa un 20% delle infezioni ai diverticoli sono usate da un’infezione batterica, mentre è ormai provata la correlazione con l’abuso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
Gli altri fattori di rischio, oltre alla già citata dieta povera di fibre e carente di giusta integrazione idrica, possono essere l’obesità e la vita sedentaria, il consumo di tabacco e una naturale predisposizione genetica, specie se correlata a storia pregresse familiari.
Statisticamente, la diverticolite si manifesta con maggiore frequenza nelle persone over 50, ma più colpire anche pazienti più giovani, soprattutto se obesi.
La sintomatologia della diverticolite del colon
Il sintomo più comune, oltreché generalmente il primo a manifestarsi in caso di diverticolite, è il dolore addominale acuto, generalmente presente sul lato sinistro del colon (per i pazienti asiatici, è più comune il lato destro).
Il dolore solitamente si manifesta improvvisamente, subito molto acuto.
Al grande dolore, sono presenti spasmi addominali, diarrea (o spesso, stitichezza), nausea, sangue dalle feci, febbre anche alta.
La nausea ed il continuo dolore sono così elevati da causare grande prostrazione per il paziente, che rifiuta solitamente sia acqua che cibo.
La febbre può essere intermittente ed associata a brividi (tipico della febbre settica), facendo quindi presupporre l’origine batterica della diverticolite.
Dolore acuto a parte, la complicanza peggiore della diverticolite è la peritonite dovuta alla perforazione del colon, possibile conseguenza della rottura di un diverticolo.
In tale infausto evento, da trattare con la massima urgenza colonproctologica, si può verificare l’attacco dei batteri alla cavità peritoneale, con conseguente alto rischio di setticemia.
La diagnosi della diverticolite del colon
Sezione di un diverticolo.
Si può notare come l'estrusione sia originata dagli strati A (mucosa) e B (sottomucosa), mentre gli altri due strati C (tonaca muscolare) e D (sierosa) non sono coinvolti nel processo di formazione del diverticolo
La diagnosi della diverticolite non è facile, poiché i sintomi sono spesso confusi con altre patologie dell’apparato gastrointestinale.
La conferma della diagnosi con piena certezza è possibile solo dopo TAC dell’addome e delle pelvi con contrasto idrosolubile.
La Risonanza Magnetica Nucleare può rappresentare un’alternativa soprattutto per le pazienti incinte, oppure molto giovani.
La videocolonscopia non è indicata nella fase acuta dell’infiammazione, ma può essere raccomandata come screening dopo circa tre mesi dalla risoluzione della diverticolite, più che altro per valutare la presenza di eventuali polipi o carcinomi.
Una colonscopia periodica esclusivamente per monitorare lo stato dei diverticoli è sempre sconsigliata, in quanto oltre che inutile (i diverticoli, se presenti, non regrediscono), anche pericolosa per i pazienti con diverticolosi.
La terapia della diverticolite del colon
La terapia per trattare la diverticolite cambia molto in base alla sua causa di origine e alla gravità dell’infiammazione o dell’infezione.
Diverticoliti lievi sono generalmente trattate con l’opportuno riposo e con la prescrizione di una dieta liquida.
Casi più gravi, in presenza di dolori acuti e molto marcati, febbre alta e leucocitosi (aumento anomalo del livello di leucociti nel sangue) necessitano di ospedalizzazione immediata.
Il ricorso agli antibiotici, un tempo praticamente sempre prescritto a prescindere, ora è riservato solo ai casi di diverticolite complicata, in quanto provato che, negli altri casi non complicati, la somministrazione di antibiotici non solo non è efficace, ma può peggiorare ulteriormente il quadro clinico.
Solitamente, la cura antibiotica mira ad eliminare i batteri Gram-negativi e quelli anaerobici, e si è dimostrato efficace in tal senso l’uso di metronidazolo, metronidazolo, amoxicillina e moxifloxacina.
Il drenaggio percutaneo guidato (grazie alla Tomografia Computerizzata) può rappresentare un ottimo standard per diverticoli in ascesso molto grandi (oltre i 2cm di diametro).
È una tecnica che da eccellenti risultati, a patto che i diverticoli ascessualizzati siano facilmente accessibili e, sopratutto, non multi-locati.
L’intervento chirurgico è indicato sempre quando si presenta una perforazione del diverticolo, una peritonite, oppure si è in presenza di un quadro clinico molto grave che non risponde al trattamento farmacologico e alla dieta liquida.
Statisticamente, ciò succede in una percentuale tra il 15% ed il 20% dei casi di diverticolite grave.
L’intervento chirurgico può essere preso in considerazione anche in presenza di diverticoli recidivi all’infiammazione, che hanno già dato luogo ad episodi di diverticolite complicata.
Le tecniche d’intervento variano a seconda della preferenza del chirurgo e al suo metodo di giudizio riguardo al quadro clinico del paziente, ma in generale si provvede ad una resezione del segmento del colon affetto dai diverticoli patologici.
Le estremità del segmento sezionato possono essere anastomizzate immediatamente oppure, nei casi d’infiammazione grave in atto, può essere praticata una colostomia temporanea, con l’intervento di anastomia definitivo da effettuarsi al miglioramento delle condizioni generali del paziente.
Lo specialista che cura la diverticolite del colon
Il medico specialista che diagnostica, cura ed interviene sulla diverticolite del colon è il chirurgo colonproctologo: un professionista specializzato sulle patologie del l’intestino e del canale ano-rettale, con una profonda conoscenza anatomica della zona di suo interesse e con esperienza sulla risoluzione dei problemi del colon.
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Se ritieni di sperimentare la sintomatologia della patologia descritta in quest'articolo, non iniziare autonomamente terapie, ma parlane subito con il tuo medico di fiducia.
Non impressionarti, non spaventarti ma altresì non sottovalutare nessun sintomo: rivolgiti sempre ad un medico.
Quindi ricorda che...
- I diverticoli sono delle strutture anatomiche sacciformi (a forma di sacco, o tasca), che possono essere presenti, di natura congenita o acquisita, per tutto il tubo gastrointestinale;
- La presenza di diverticoli si concentra nella quasi totalità dei casi nel colon, e più precisamente nel tratto discendente e nel sigma;
- La mera presenza dei diverticoli, quando non infiammati od infetti, è chiamata diverticolosi e non è considerata, di per sé, una patologia, bensì una condizione;
- Solo quando i diverticoli s'infettano o s'infiammano si parla di diverticolite, ossia lo stato patologico dei diverticoli;
- La maggiorparte dei pazienti con diverticolosi non sperimenta nessun sintomo, e spesso non è neppure a conoscenza della particolare condizione anatomica;
- I diverticoli possono essere presenti congenitamente oppure possono svilupparsi nel corso della vita. Le cause della loro insorgenza non sono ancora del tutto chiarite, ma si sospetta sia dipendente da un'elevata pressione endoluminale;
- I diverticoli infiammati o infettati, solitamente per via di un'attacco batterico, causano fortissimo dolore addominale, febbre, prostrazione , nausea e sanguinamento anale;
- La terapia di base per diverticoliti non complesse e non gravi prevede il riposo e l'adozione di dieta esclusivamente liquida;
- La terapia antibiotica per la diveticolite è riservata esclusivamente alle infezioni batteriche;
- Casi gravi di diverticolite necessitano il ricovero ospedaliero;
- Diverticoliti recidive o complesse, insensibili alla cura farmacologica, possono prevedere l'intervento chirurgico di asportazione del tratto del colon infetto
Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali.
Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi.
Il Dott. Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme.
Per maggiori informazioni su tutte le attività di studio e ricerca del dottor Attilio Nicastro, puoi visionare il suo sito web attilionicastro.it oppure collegarti alla sua pagina personale Facebook seguendo questo indirizzo.