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Intenso dolore all’ano, febbre, secrezione purulente e maleodoranti che imbrattano costantemente gli indumenti intimi.

Sono questi alcuni dei sintomi delle fistole anali, che rappresentano l’evoluzione di un ascesso originato dalle ghiandole secernenti muco presenti naturalmente nel canale anale.

Leggi questa pagina d’approfondimento per scoprire da cosa originano le fistole anali, come si manifestano e come si possono trattare.

Che cos'è la fistola anale

La fistola anale o perianale è la parte finale di un processo infiammatorio, di origine infettiva, con sede iniziale in una delle ghiandole del canale anale, specificatamente una ghiandola secernente muco.

La ghiandola, infetta e gonfia di materiale purulento, scava un corridoio di sfogo verso la parete della mucosa, oppure della parete perianale, facendo fuoriuscire continuamente secrezioni maleodoranti, composte da siero misto a pus.

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Le cause della fistola anale

Fistola anale
Una fistola anale

La causa della fistola anale è l’infezione di una ghiandola del muco nella regione anale e perianale, e l’impossibilità della stessa di sfogare esternamente e naturalmente il materiale purulento che in essa si forma.

Non sono ancora ben chiari i meccanismi per cui una ghiandola s’infetta, ma tra i fattori predisponenti si possono annoverare il Morbo di Crohn, la tubercolosi, la diverticolite, le neoplasie e i traumi in generale.

Le cause più frequenti sono i disturbi della defecazione quali stipsi e diarrea.

La sintomatologia della fistola anale

La fistola anale infetta (ascessualizzata), causa molto dolore al paziente che ne è affetto, accompagnato sovente da febbre anche alta.

L’infezione non sembra sensibile agli antibiotici, e in molti casi l’ascesso ed il pus al suo interno non riesce a fuoriuscire completamente dalla fistola, causando grande prostrazione del malato.

Dalla fistola viene continuamente emesso materiale maleodorante e purulento, che sporca gli indumenti intimi e può causare dermatiti con conseguente prurito.

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La diagnosi della fistola anale

Emorroidi patologiche IV grado
Una fistola vaginale

La diagnosi della fistola anale è abbastanza semplice: la visita medica specialistica ne rivela la presenza, ma l’esame può essere completato con la Videoproctoscopia Digitale o la semplice anoscopia.

Importante è riuscire a tracciare il percorso corretto della fistola, fino all’origine della ghiandola infetta.

Nei casi in cui il medico sia incerto sul percorso, è possibile eseguire una specillazione del tramite fistoloso, la colorazione con colorante al blu di metilene o l’introduzione di acqua ossigenata all’interno della fistola.

Datosi che la terapia della fistola (salvo rari casi, quali la Malattia di Crohn) è sempre chirurgica, per meglio definire il tipo di intervento da eseguire e la sua entità, il chirurgo proctologo deve avvalersi di alcune, utili e fondamentali, indagini pre-operatorie, come l’ecografia endoanale con sonda a 360°.

Tale diagnostica permette di visualizzare con estrema precisione le diramazioni dell’infezione ed il suo rapporto con gli sfinteri, fornendo al chirurgo una valida mappatura in grado di aiutarlo durante la rimozione chirurgica della lesione.

A corredo degli esami pre-operatori, potrebbe essere utile anche eseguire una manometria ano-rettale, per valutare il rischio d’incontinenza soprattutto nel caso di fistole particolarmente complesse o su pazienti che hanno già eseguito interventi chirurgici all’ano.

In casi più complessi si fa ricorso alla Risonanza Magnetica Nucleare della regione pelvi-perineale.

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La terapia per la fistola anale

Intervento di rimozione della fistola
Intervento di rimozione di una fistola anale complessa

La cura della fistola anale ascessualizzata è il più frequente intervento d’urgenza proctologica.

Il paziente affetto dall’infezione nella fase acuta e che non si apre spontaneamente all’esterno lamenta estremo dolore, febbre alta, profonda prostrazione.

La terapia antibiotica è sempre sconsigliata nei pazienti sani e di buona costituzione, in quanto i farmaci risultano inefficaci nei confronti dell’ascesso, ma spesso sono prescritti per evitare l’espansione del processo infettivo.

Il trattamento chirurgico dovrebbe essere pertanto eseguito il prima possibile, soprattutto per liberare il paziente dai forti dolori perianali, spesso insopportabili ed evitare la progressione del processo infettivo.

Ascessi di piccole dimensioni e non molto profondi possono essere trattati ambulatorialmente, in anestesia locale.

L’intervento d’urgenza mira essenzialmente a drenare il materiale purulento, pulendo la cavità dell’ascesso fino alla ghiandola infetta, che deve essere asportata.

Frequentemente come conseguenza dell’ascesso, nonostante l’intervento e le terapie successive, è la comparsa della fistola.

La rimozione della fistola è un intervento di alta chirurgia, poiché errori anche minimi in fase di asportazione della lesione, possono comportare un danneggiamento permanente degli sfinteri anali con il rischio d’incontinenza fecale post-operatoria, irreversibile.

Per questo l’intervento è affidato solo a chirurghi molto esperti, in grado di guarire la fistola conservando però la continenza.

Non c’è una sola tecnica d’intervento, ma il chirurgo ha a disposizione diverse alternative, in relazione al tipo di fistola da curare, avvalendosi anche di tecniche moderne e considerate mininvasive, quali la FILaC (Fistula Laser Closure) e la VAAFT (Video Assisted Anal Fistula Treatment).

Qualunque sia la tecnica scelta per l’asportazione dell’infezione, questa deve avere lo scopo di essere radicale riducendo sempre al minimo i rischi di incontinenza fecale, garantire l’assenza del dolore post-operatorio e comunque controllabile con normali antidolorifici.

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Lo specialista che cura la fistola anale

Il medico specialista che diagnostica, cura ed interviene sulla fistola anale è il chirurgo proctologo: un professionista specializzato sulle patologie del canale ano-rettale, con una profonda conoscenza anatomica della zona di suo interesse e con esperienza sulla risoluzione dei problemi dell’ultima parte dell’intestino.

Per la complessa e delicata rimozione dell’infezione originaria, è imperativo che il chirurgo proctologo abbia una grande esperienza nel trattamento della patologia, alfine da ridurre al minimo possibile i rischi di eventuale incontinenza fecale.

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Se ritieni di sperimentare la sintomatologia della patologia descritta in quest'articolo, non iniziare autonomamente terapie, ma parlane subito con il tuo medico di fiducia.

Non impressionarti, non spaventarti ma altresì non sottovalutare nessun sintomo: rivolgiti sempre ad un medico.

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Quindi ricorda che...
  • La fistola anale è lo stadio evolutivo finale di un ascesso ghiandolare localizzato nella regione anale;
  • La ghiandola secernente muco, infetta e gonfia di pus, scava un canale artificiale fino all'esterno, originando la fistola;
  • Antiobiotici e antinfiammatori non hanno effetto sulla fistola anale;
  • La fistola anale è considerato un intervento chirurgico d'urgenza, in quanto causa spesso al paziente estremo dolore, febbre e prostrazione;
  • L'intervento di risoluzione della fistola prevede la pulizia del canale fistoloso e l'asportazione della ghiandola infetta;
  • L'intervento di rimozione della ghiandola infetta deve essere praticato da un chirurgo proctologo molto esperto, poiché è di complicata esecuzione
Il Dott. Attilio Nicastro è un chirurgo colonproctologo specializzato nel trattamento delle patologie del colon, del retto e dell’ano.
Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali.
Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi.
Il Dott. Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme.
Per maggiori informazioni su tutte le attività di studio e ricerca del dottor Attilio Nicastro, puoi visionare il suo sito web attilionicastro.it oppure collegarti alla sua pagina personale Facebook seguendo questo indirizzo.
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